DSAp: Disturbi specifici dell’apprendimento
L’apprendimento strumentale, cioè scolastico, quindi l’acquisizione della lettura, scrittura e calcolo, in molti bambini risulta regolare e viene raggiunto nei tempi e nei modi definiti dal percorso scolastico.
Esiste però una categoria molto ampia di bambini/e e adolescenti/e, che mostrano un funzionamento cognitivo nella norma, cioè sono intelligenti, ma o già nei primi anni delle elementari, ma anche negli anni successivi mostrano difficoltà significative negli apprendimenti, che non si “evolvono” come ci aspetteremmo. Tali bambini, ad una valutazione specialistica, in cui sono proposte prove specifiche e strutturate che valutano gli apprendimenti, mostrano dei punteggi significativamente al di sotto di quanto si attende per la loro età, indicando quindi una problematicità che non mina solo gli apprendimenti, ma anche l’autostima e l'autoefficacia personale, in quanto, va ricordato, che ogni bambino e adolescente vuole “essere bravo a scuola”.
Si parla quindi di Disturbi Specifici degli Apprendimenti:
- dalla fine della seconda elementare e inizi terza per:
Un bambino può avere sia un singolo disturbo specifico, ma spesso si possono trovare in associazione, cioè in comorbidità tra loro, o in unione con altre difficoltà del neurosviluppo (come ADHD, disturbi di coordinazione motoria, difficoltà emotive, come disturbi d’ansia etc.)
Primo passo, se un genitore rileva nel proprio bambino/adolescente alcune difficoltà negli apprendimenti, è chiedere un colloquio con il proprio pediatra e poi procedere con una valutazione specialistica svolta da un team di professionisti specializzati (Neuropsichiatra Infantile, Psicologo, Logopedista).
Risulta necessario una presa in carico precoce, già nei primi anni della scuola primaria, in quanto nel caso emergesse un’immaturità negli apprendimenti, è possibile intraprendere un percorso di trattamento per promuovere le abilità carenti.
Dalla fine della seconda elementare, se dalla valutazione si rileva un disturbo significativo in una o più aree dell’apprendimento (lettura, scrittura e calcolo), oltre alla possibilità di avere una diagnosi di DSAp, tutelata da una normativa (Legge 170/2010) che prevede la stesura di un piano didattico personalizzato (PDP) a scuola e la possibilità di usufruire di strumenti compensativi e dispensativi in ambito didattico, è opportuno intraprendere un percorso di presa in carico specialistica.
Una presa in carico precoce permette di:
-avviare un percorso riabilitativo specifico con l’obiettivo di potenziare le abilità carenti;
-promuovere un adeguato approccio allo studio, riducendo sentimenti di insuccesso e fallimenti;
-avvicinare il bambino o l’adolescente, insieme alla propria famiglia, alla conoscenza e all’utilizzo sia di strumenti e strategie per compensare le sue difficoltà (es. utilizzo del pc, della sintesi vocale, formulari, mappe concettuali), che nel comprendere se è necessario dispensare da alcune attività e compiti.
L’apprendimento strumentale, cioè scolastico, quindi l’acquisizione della lettura, scrittura e calcolo, in molti bambini risulta regolare e viene raggiunto nei tempi e nei modi definiti dal percorso scolastico.
Esiste però una categoria molto ampia di bambini/e e adolescenti/e, che mostrano un funzionamento cognitivo nella norma, cioè sono intelligenti, ma o già nei primi anni delle elementari, ma anche negli anni successivi mostrano difficoltà significative negli apprendimenti, che non si “evolvono” come ci aspetteremmo. Tali bambini, ad una valutazione specialistica, in cui sono proposte prove specifiche e strutturate che valutano gli apprendimenti, mostrano dei punteggi significativamente al di sotto di quanto si attende per la loro età, indicando quindi una problematicità che non mina solo gli apprendimenti, ma anche l’autostima e l'autoefficacia personale, in quanto, va ricordato, che ogni bambino e adolescente vuole “essere bravo a scuola”.
Si parla quindi di Disturbi Specifici degli Apprendimenti:
- dalla fine della seconda elementare e inizi terza per:
- disturbi specifici nell’ambito della lettura (Dislessia): la lettura appare lenta e/o scorretta
- disturbi specifici della scrittura:
- nell’aspetto grafico (Disgrafia): il tratto grafico risulta poco fluido e i caratteri risultano poco comprensibili. Alcune volte il bambino scrive lentamente.
- riguardo la correttezza Ortografica (Disortografia): presenza di errori ortografici nel testo sia di tipo fonologico (come scambio, omissione e sostituzione di suoni), che non fonologico (omissione “h”, Errori in parole con stesso suono ma scritte diversamente es. cq-qu), errori in accenti e doppie
- difficoltà significative nell’area del calcolo (Discalculia): vengono compiuti errori o nell’ambito numerico (conteggio, lettura e scrittura di numeri) o nel calcolo (errori in operazioni, problema nel recuperare le tabellini) o in entrambe le aree (calcolo e numero)
Un bambino può avere sia un singolo disturbo specifico, ma spesso si possono trovare in associazione, cioè in comorbidità tra loro, o in unione con altre difficoltà del neurosviluppo (come ADHD, disturbi di coordinazione motoria, difficoltà emotive, come disturbi d’ansia etc.)
Primo passo, se un genitore rileva nel proprio bambino/adolescente alcune difficoltà negli apprendimenti, è chiedere un colloquio con il proprio pediatra e poi procedere con una valutazione specialistica svolta da un team di professionisti specializzati (Neuropsichiatra Infantile, Psicologo, Logopedista).
Risulta necessario una presa in carico precoce, già nei primi anni della scuola primaria, in quanto nel caso emergesse un’immaturità negli apprendimenti, è possibile intraprendere un percorso di trattamento per promuovere le abilità carenti.
Dalla fine della seconda elementare, se dalla valutazione si rileva un disturbo significativo in una o più aree dell’apprendimento (lettura, scrittura e calcolo), oltre alla possibilità di avere una diagnosi di DSAp, tutelata da una normativa (Legge 170/2010) che prevede la stesura di un piano didattico personalizzato (PDP) a scuola e la possibilità di usufruire di strumenti compensativi e dispensativi in ambito didattico, è opportuno intraprendere un percorso di presa in carico specialistica.
Una presa in carico precoce permette di:
-avviare un percorso riabilitativo specifico con l’obiettivo di potenziare le abilità carenti;
-promuovere un adeguato approccio allo studio, riducendo sentimenti di insuccesso e fallimenti;
-avvicinare il bambino o l’adolescente, insieme alla propria famiglia, alla conoscenza e all’utilizzo sia di strumenti e strategie per compensare le sue difficoltà (es. utilizzo del pc, della sintesi vocale, formulari, mappe concettuali), che nel comprendere se è necessario dispensare da alcune attività e compiti.